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Poetica delle mie illusioni

Poesie, aforismi e riflessioni by Chiara Carla N.

Mese

febbraio 2024

Ho preso l’abitudine di andare ogni giorno alla Villa Comunale in pausa pranzo. Parcheggio di fronte all’ingresso secondario, cammino lungo il viale fino a raggiungere quella che è diventata la mia panchina preferita, una panchina color violetto. Il legame con questa panchina di questo colore non è casuale. Ogni volta faccio le stesse cose come una sorta di cerimonia del tè giapponese: per prima cosa imposto la sveglia alle 14:15, così mi godo il tempo a disposizione senza l’ansia di dover controllare ogni cinque minuti che ore sono. Poggio lo zaino sulla panchina e mi siedo, mi giro una sigaretta e la fumo mentre leggo i messaggi su WhatsApp, finita la sigaretta la butto nel mio posacenere portatile blu, poi inizio a leggere il libro di turno, da quando lavoro lì ne ho letti tre, cerco di leggerne almeno uno al mese. Quando ho finito il capitolo, mi concedo un Pocket Coffee, ormai compro la confezione più grande che mi fa risparmiare un po’. A volte fumo anche una seconda sigaretta, dipende molto dall’umore del momento. Quando finisco di leggere, chiudo il libro e resto alcuni minuti ferma con gli occhi chiusi per godermi il calore del sole sul viso e respirare con calma. Resto così con gli occhi chiusi fino a quando non suona la sveglia che mi riporta alla realtà…

Cosa mi ami a fare se poi mi rimane niente?

Il tuo è un bisogno costante di attirare a te la gente.

Ho un cuore presbite

Ama bene solo da lontano

Mi piace credere alle favole… degli altri, le mie sono troppo simili a quelle dei fratelli Grimm.

Mi piaceva tutto di te,

se ci fosse stato un mostro orribile nel profondo della tua anima,

pure quello mi sarebbe piaciuto.

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